Primo allenamento per Lucas Biglia arrivato ieri sera ad Auronzo di Cadore. Intorno a lui c’è stato fermento e nonostante qualcuno pensasse ad un approdo negativo da parte dell’argentino, il suo stato d’animo è apparso rilassato e si  è intrattenuto coi tifosi per foto ed autografi.

 Dopo le parole al miele spese da Stefan Radu “E’ il nostro capitano”, segno che forse da fuori le cose le percepiamo diversamente rispetto a come realmente siano, il Principito è stato accolto anche con qualche dissenso da parte dei tifosi biancocelesti. 

“Sotto hai la maglia del Milan?” ha urlato qualcuno dei presenti, prontamente Biglia ha risposto: “Io al Milan? Non credo proprio”.  Emblematica dichiarazione che non sappiamo se interpretare come frasetta di circostanza data per non generare malumore , verità, o uno spaccato su un mercato che non esce dallo stallo. 

La questione che sta dividendo la tifoseria è nata nel 2015, quando la Lazio in cerca di un capitano, consegna la fascia nella mani dell’argentino. Sarebbe inutile adesso dire quanto sarebbe stato più facile venderlo allora, quando anche dopo la Supercoppa il neo capitano spiazzò i giornalisti con un “non so se resto”. La situazione si trascina da allora, con la società che promette cifre regali, poi fa un passo indietro, Montepaone che forse ha  sparato alto sulle commissioni, Lucas che si accorda col Milan. 

Da parte dei compagni e del mister sono state usate solo parole di stima, il malumore nello spogliatoio, come la messa in discussione della fascia sembrano ipotesi generate da noi che  siamo al di fuori. Dunque, la colpa sarà solamente dei giocatori “mercenari”? 

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